Steve McCurry è una delle figure più rappresentative della fotografia contemporanea. Un autentico Maestro dell’immagine e già punto di riferimento per il pubblico mondiale grazie alla sua capacità di “fissare” il nostro tempo con una chiarezza pressoché indelebile.
Una mostra in grande stile a Villa Mussolini
Riccione dedica all’autore statunitense, 71 anni, già fotografo della Magnum Photos, una grande mostra con oltre 70 scatti raccolti – fino al prossimo 18 settembre – nelle sale di Villa Mussolini.
Un tributo davvero importante, che consentirà ai visitatori di compiere una serie di viaggi simbolici nel complesso universo d’esperienze ed emozioni fissate dall’artista in alcune celebri istantanee ormai famose in tutto il globo.
Villa Mussolini accoglierà anche istantanee, le uniche in bianco e nero, prodotte tra il 1979 e il 1989 nel primo reportage in Afghanistan: terra in cui McCurry arrivò dopo aver attraversato il confine pakistano. Nel Paese, McCurry trascorse diversi mesi in abiti tradizionali accanto ai mujaheddin impegnati nel contrastare l’avanzata dei soldati russi.
Il Premio Robert Capa Gold Medal
Quel reportage venne premiato con il Robert Capa Gold Medal for Best Photographic Reporting from Abroad: prestigiosissimo riconoscimento assegnato proprio a fotografi il cui coraggio aveva pari, se non superiore, valore alla loro professionalità.
In molti ricorderanno il ritratto della Ragazza afghana scattato in un campo profughi non distante da Peshawar in Pakistan. Per chi non lo sapesse, lo scatto di Sharbat Gula, divenuto poi simbolo della fotografia a livello mondiale e indicato come l’immagine più famosa nella storia della rivista National Geographic, rimase “senza nome” per 17 anni: ovvero dal 1985 al 2002. Fino al momento in cui – nel 2002 appunto – la donna non fu ritrovata dal team della testata giornalistica.
La ragazza dagli occhi verdi
Nel 2021, Sharbat Gula, la giovane dagli incredibili occhi verdi, venne trasferita in Italia nell’ambito del programma di aiuto ai cittadini afghani e quale felice esito del piano governativo per la loro accoglienza e integrazione.
A Riccione saranno inoltre esposti i lavori che McCurry ha dedicato a India, Birmania, Giappone, Africa e Brasile. Lavori la cui intima essenza è costituita dai contatti avuti con le etnie più lontane, le condizioni sociali più disparate. Sentimenti universali e sguardi senza paura.
“Un itinerario ideale che permette di varcare i confini e conoscere più da vicino un mondo destinato a grandi cambiamenti”.
Dove, come e quando
La mostra è curata da Biba Giacchetti. Promossa dal Comune di Riccione; organizzata da Civita Mostre e Musei e Maggioli Cultura in collaborazione con SudEst57.
Orari dal 14 aprile al 12 giugno: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20 (lunedì chiuso).
Dal 13 giugno al 18 settembre: dal martedì al venerdì dalle 16 alle 24 (lunedì chiuso).
Festività: 14, 15, 16, 17, 18 aprile dalle 10 alle 20; 23, 24, 25 aprile dalle 10 alle 20; 29, 30 aprile e 1 maggio dalle 10 alle 20; 2, 3 giugno dalle 10 alle 20.
Biglietti: open 13 euro, intero 12 euro; ridotto 10 euro per gruppi di almeno 12 visitatori e titolari di convenzioni; ridotto speciale 5 euro per scuole e giovani fino a 24 anni; gratuito per minori di 6 anni, 2 accompagnatori per classe e accompagnatore di disabili; diritto di prenotazione 1 euro a persona.
Info e prenotazioni: www.civita.art; serviziculturali@civita.art