Percorso naturalistico lungo i torrenti Rio Melo e Marano: Riccione dice sì al protocollo d’intesa con la Provincia.
C’è anche la Perla Verde tra le amministrazioni locali che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa con la Provincia per la realizzazione di un percorso naturalistico lungo i torrenti Rio Melo e Marano. Un accordo che porterà in dote ai Comuni aderenti alcuni progetti già approvati e finanziati.
Rio Melo
La Giunta riccionese ha da poco dato il via libera al progetto di fattibilità tecnica ed economica concernente la definizione di un tracciato ciclo-pedonale inserito nel programma di riqualificazione dell’entroterra. L’ investimento totale prevede un impegno di spesa pari a 900mila euro.
Rio Marano
Accanto alle opere di manutenzione degli argini e alla costruzione della nuova staccionata, è prevista la progettualità denominata “Le linee dell’acqua”. Progettualità che comprende tutta l’area del Marano e dell’ex polveriera: comparto in cui procedono i necessari lavori di bonifica. In questo contesto si andrà a creare un sentiero storico-naturalistico con circuiti bike dedicati alle attività sportive e amatoriali.
Progettazione affidata all’architetto Stefano Contadini
Il compito di trasformare idee e disegni in realtà è affidato all’architetto Stefano Contadini. Toccherà a lui mettere a sistema tutte le eccellenze in esso contenute. E ciò mediante l’adeguamento delle linee viarie, ciclopedonali o carrabili, delle infrastrutture materiali e immateriali la cui finalità ultima è fare dei territori vicini ai corsi d’acqua una sola entità.
Da Riccione a San Marino e oltre
Il percorso proposto, partendo da Riccione si snoderà fino a San Marino e oltre. Grazie all’applicazione concreta del concetto di rigenerazione, si potranno ospitare centri d’informazione e vari punti bike service. Nonché noleggi per mezzi elettrici, spazi destinati alle esposizioni, aule per l’università diffusa e biblioteche tematiche. Completata la rinaturalizzazione del Marano si approderà poi all’ex polveriera: all’interno della quale il riutilizzo degli ambienti esistenti porterà alla posa in opera di locali didattici, museo e mostre a tema con filo conduttore l’acqua. Proseguendo lungo il torrente, si passeranno le colline di Coriano fino a incrociare il sistema enogastronomico. E da qui entrare in stretto contatto con il circuito produttivo distrettuale.