Il Centenario di Riccione porta in dote un vestito nuovo per Villa Franceschi. La storica dimora – considerata a ragione autentico gioiello Liberty – venne edificata tra il 1900 e il 1910 nella zona a mare della ferrovia ed entrò a far parte delle proprietà immobiliari di un’agiata famiglia emiliana.
Taglio del nastro venerdì 20 ore 18
In occasione delle celebrazioni che traghetteranno la Perla Verde nei 100 anni dalla sua costituzione quale Comune autonomo, Villa Franceschi riaprirà le porte venerdì 20, alle 18.
E lo farà in simultanea con l’inaugurazione di Degusta by VSQ, vini e spumanti di qualità. Evento che quest’anno, dal 20 al 22, splenderà nel format la cui scenografia naturale è costituita da viale Ceccarini.
Ma cosa troveremo a Villa Franceschi?
Dalle cartoline ai manifesti d’epoca della Riccione del primo Novecento. Poi disegni originali e inediti. E, ancora, dipinti e fotografie introdotti da spettacolari installazioni contemporanee.
Già galleria comunale d’arte moderna e contemporanea, con due importanti collezioni permanenti di opere del Novecento – la collezione d’arte civica e la prestigiosa “Collezione Arcangeli” di proprietà della Regione Emilia Romagna – Villa Franceschi viene valorizzata con nuove proposte. Un viaggio sorprendente e multimediale in cui personaggi, avvenimenti, immagini, opere d’arte e oggetti diventano i protagonisti di una memoria lunga 100 anni.
Il Portale del tempo e Centenario
La prima opera ad accogliere i visitatori nasce dalla creatività del designer Marco Morosini. Un’installazione multicolore condurrà le persone nei giardini e nei saloni interni della villa.
Beatrice Buscaroli, un attento lavoro di restyling
Attraverso un sapiente e rispettoso lavoro di restyling, entrerà nel vivo al piano terra e al primo piano, il percorso curato da Beatrice Buscaroli – storica e critica d’arte – e da Davide Bagnaresi, storico, autore delle ricerche archivistiche sulle vicende degli ultimi cento anni.
Questi luoghi diventeranno il cuore delle testimonianze di un passato. Passato in cui, a cavallo della fine ‘800 e gli inizi del ‘900, si verificò il passaggio dal turismo terapeutico al turismo balneare. Da allora subentrò tra le classi sociali più agiate una vera e propria cultura della vacanza. Così da trasformare Riccione da borgata a esclusivo centro balneare.
Al piano terreno con ‘Riccione si mostra’ sarà pertanto possibile percorrere la storia del suo primo Centenario.
Al primo piano dedicato all’arte con opere dal Novecento fino ai giorni nostri, troverà collocazione parte delle collezioni della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Riccione con il nucleo della raccolta, da Burri a Enrico Baj, da Giulio Ruffini a Mattia Moreni e Alberto Sughi. Sempre al primo piano, una sala è stata adibita a spazio temporaneo gestito dagli studenti del liceo artistico ‘Volta-Fellini’ già a contatto nei mesi invernali con esperienze creative attraverso il progetto Artroom.
Davide Bagnaresi, sintesi di storie note e microstorie
“Il mio scopo è stato quello di riportare alla luce una sintesi di storie note, protagoniste di giornali e rotocalchi, e “microstorie”, in larga parte perdute nella memoria cittadina. Per farlo ho utilizzato fonti, in larga parte inedite, provenienti da collezioni private e archivi pubblici. La raccolta di fotografie d’epoca, grafiche pubblicitarie e avvisi di pubblica utilità ha permesso di illustrare un periodo, quello degli anni Venti e Trenta, ricco di curiosità: orari dei treni, manifesti dei primi cinema, inaugurazioni di scuole fino a rigide norme comportamentali in spiaggia”.
Logo della Villa rielaborato
In occasione del restyling della Villa, il graphic designer Stefano Tonti, curatore del percorso grafico espositivo della mostra, ha rielaborato il logo in cui la simbologia solare si sposa all’eleganza liberty.